[descrizione provvisoria] NB: questo racconto è il continuo di "Redwind: la folgore scarlatta" leggerlo senza aver letto prima l'altro non ha molto senso. L'operazione Peace Dawn fu un mezzo fallimento; Gli Spartans riuscirono a recuperare i documenti segreti riguardo il Bz32 e ad uccidere tutti i presidenti che decisero di allearsi con Yuri chatov, divenuto ormai dittatore di Russia. Non riuscirono però ad uccidere quest'ultimo che in tutta risposta rase al suolo Bruxelles. Con la distruzione della capitale belga e sede centrale dell'unione europea, tutto il mondo reagì di conseguenza: America e Giappone indignati dal gesto tanto meschino si allearono con l'europa che nel frattempo era stata trascinata nel caos. Quasi tutti gli stati infatti si ritrovarono a fronteggiare attacchi interni da parte di cellule terroristiche alleate con Yuri Chatov, queste. Rimaste inattive si attivarono dopo l'attacco a Bruxelles. Mentre l'europa fu intenta ha difendersi. Yuri ebbe il tempo di ridefinire le alleanze con gli stati dei presidenti uccisi dagli Spartans. In tutto ciò; Gli spartans vennero dichiarati criminali di guerra dopo che Yuri confermò in una dichiarazione che gli eventi di Bruxelle furono stati causati per un loro attacco ai suoi danni e che sarebbe stato disponibile al dialogo soltanto dopo la cattura di quel gruppo. Il gruppo nel quale Elisa ritrovò una seconda famiglia e con il quale era più intenzionata che mai a mettere fine personalmente a tutta quella guerra, uccidere Yuri e i suoi alleati era l'unica soluzione. Era disposta ad essere etichettata come una criminale, essere catturata o uccisa pur di riuscirci ma la sua vita stava per cambiare un'altra volta ancora, soltanto che ancora non lo sapeva.
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