Anche io ho continuato a lottare, usando fino all'ultima goccia di energia che mi consentiva di reggermi sulle mie gambe. --------------- "Carpe diem." Avevo fatto di quelle parole le mie parole. Perché "cogliere l'attimo" era diventato il mio passatempo. ---------------------------------------- Spero che il vento porti via la sabbia, soffiando lontano il passato che mi riempie le orecchie di pianti e grida isteriche. Spero solo che mi lasci il ricordo delle sue mani e dei suoi capelli scuri come la notte. E' solo l'unico ricordo che spero si appiccichi a me come i vestiti alla pelle sudata, solo per poterci annegare di nuovo e poter vivere una morte serena dove il sorriso mi accompagna verso la salvezza che tutti chiamano fine. *** Vive ai confini dell'infinito, vagando fra la morte e la vita, propensa a morire più di quanto crediate. Ce ne sono di malattie incurabili e a suo parere il dolore è uno di questi. Terapie, gruppi di sostegno, psichiatri, sedativi. Niente è capace di curala, a suo parere. Nessuno è mai riuscito ad oltrepassare quella barriera così alta, infinita e solida. Eppure lui, probabilmente per un errore, è riuscito a penetrarla ed abbracciarla. Le ha regalato qualcosa che voleva da tutta la vita che cercava solo di evitare: l'amore. Nessuno l'avrebbe amata per quello che era. Ne era più che sicura. Perché lei aveva una malattia che non si attacca, non viaggia per via aerea, che non si può guarire con un vaccino. Perché si trova nella mente e lei non riesce a combattere contro il suo cervello, contro l'istinto che le fa lanciare i soprammobili contro il muro del salotto o che le fa strappare i capelli mentre grida a squarciagola. Perché un'altra malattia che non si può guarire è la pazzia. E quella nessun riposo o bacio della mamma la guarirà mai. E Lei cerca di conviverci per tutto il resto della vita... per quanto poca è.All Rights Reserved
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