MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Avrei dovuto continuare la mia vita com'era e non scombinarla per una ragazza. Spicco d'intelligenza eppure con le continue scelte che faccio, sembro essere tutt'altro che intelligente. Ho bei voti, degli amici, un fanclub, un ruolo da co-capitano nella squadra di quidditch, spilla da caposcuola e soprattutto stabilità mentale, almeno quel poco che mi era rimasta a causa dei miei amici. Quindi perché stravolgere tutto, solo per capire una ragazza che a malapena mi sopporta? Forse perché lei è Rose carotina Weasley o forse ho solo uno strano e fottuto bisogno di lei.
...
Le voci girarono presto e così la Weasley sembrò essere protetta da una teca di vetro. I suoi familiari le stavano appiccicati ventiquattr'ore su ventiquattr'ore e la rossa era costretta da Albus a dormire insieme a lui o il contrario. Vorrei dire a tutti loro di lasciarla stare e non stressarla così, ma avevo paura che mi avrebbero picchiato così evitai. Però, per la prima volta dopo giorni, la vidi da sola; stava fissando il portone della Sala Grande come se fosse una maledizione e questo mi fece sorridere.
«Ghiacciolo, non credi sia ora di pranzare?» lei spaventata si voltò di scatto verso di me e vedendo chi fossi, si calmò un minimo.
«Non credo, oggi vorrei saltarlo» scossi la testa di fronte a quell'affermazione così mi guardai attorno per trovare almeno un suo parente.
«Non ti sforzare a cercali, ho obbligato la mia amica Alice a intrattenerli tutti nella stanza della necessità. Così che io potessi avere l'occasione di rilassarmi e starmene da sola solo per un giorno.» La guardai per un attimo, mentre si torturava le maniche della divisa e sbatteva il piede sul pavimento, per distrarsi in qualche modo dei suoi stessi pensieri.
«Posso restare solo con te, se ti va.»