«Chi è che rischia di essere ucciso?» Il capo la fissa negli occhi. «Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.» -- Sofia da sempre ha voluto lavorare nei servizi segreti, e, nonostante abbia trent'anni, è una delle migliori. Ha frequentato corsi per apprendere il combattimento, l'autodifesa e va frequentemente al poligono. Inoltre, ha una testa che pochi sanno usare come fa lei. È per questo che il capo dei servizi segreti le ha affidato un caso così delicato: dovrà affiancare il Presidente del Consiglio, sia come aiuto supplementare alle sue guardie del corpo, sia per individuare la minaccia, che sembra provenire da Palazzo Chigi stesso. Lei è stata sempre professionale durante il suo lavoro. Sa che non bisogna instaurare un rapporto emotivo con il soggetto da proteggere, perché rischierebbe di non farla ragionare a mente lucida, di distrarla. Infatti, non è mai stato un problema fino ad ora. E se lo diventasse?