Akira è una spietata assassina, da quando ha memoria si è addestrata per diventare una mercenaria leggendaria, richiesta da ogni parte dell'oriente. Non esiste assassina più silenziosa , astuta, veloce, agile e sopratutto non esiste assassina più spietata di lei.
Akira vive tranquilla nella sua capanna nel bosco, lontana da Gwanghae ignara di quello che succede in città. Un giorno riceve la visita di un messaggero da parte di uno dei uomini più ricchi della città, è stata chiamata per compiere una missione di massima segretezza e importanza per l'intero regno. Akira dunque è costretta ad abbandonare la sua tranquillità ed andare in città per incontrare l'uomo che vuole assumerla, quando arriverà in città, nel più profondo dei boschi, incontrerà alcuni dei uomini più potenti e gli uomini più umili di Gwanghae, vogliono che lei uccida l'imperatore, voglio che lei sia la loro salvatrice, quella che metterà la parola fine alla crudeltà dell'imperatore Min e che ponga fine alla rovina dell'intero impero.
Akira non ha mai avuto niente da perdere, non hai mai saputo chi fossero i suoi veri genitori, dicono che sia stata benedetta dagli spiriti Oshu, gli spiriti dell'acqua, miracolosamente si è salvata da una terribile tempesta in mare che ha ucciso i suoi genitori quando era solo una bambina in fasce. Questa mancanza e i duri addestramenti dal suo maestro, che considera come un padre, l'hanno resa quello ch'è ovvero una assassina spietata e senza cuore e sopratutto senza paura di morire. Akira accetterà questa missione assai ardua da compiere, fingerà di essere una fedele schiava dell'imperatore pur di arrivare a lui, nonostante Akira sia una donna libera, ribelle, forte, una donna che non si fa sottomettere da un'uomo ma pur di arrivare ad uccidere l'imperatore Min è disposta ad essere tutto quello che bisogna essere per ucciderlo. Ma Akira non ha la minima idea in che cosa si è cacciata e quale prove dovrà superare il cuore.