Correvano gli anni 90, I migliori.. I più spensierati.. I più produttivi..
Gli anni dei mondiali in Italia , quelli delle notte magiche di Bennato e la Nannini.
Gli anni del festival bar e di Colpo Grosso..
La famiglia tipica italiana era composta dai genitori, due figli e un cane.. Si negli anni 90 tutti avevano un cane. Negli anni 90 si possedevano due macchine, c'era l'ammiraglia, sempre lucida, sempre con il pieno di benzina e sempre rigorosamente nel garage e poi quella del figlio maggiorenne, piena di polvere in ogni dove, sedili con macchie di bruciatura ( e non solo) sempre al verde...
L'importante era l'impianto stereo.. Doveva essere potente.. Dovevano sentirlo tutti.. I bassi.... Le lucette led che danzavano a ritmo di musica, il pianale con le casse 'ignoranti' e il sub wofer dietro al sedile posteriore, l amplificatore da 150 watt incatenato e nascosto nel vano della ruota si scorta..
E poi c'erano le ferie.. Da Luglio a Settembre, nelle località di mare dove venivano affittate o acquistate villette più o meno lussuose..
Questa storia nasce a Bella Farnia, piccola fazione di Borgo Grappa, a pochi chilometri da Sabaudia.. Dal Circeo... Un luogo da sogno e di sogni.. Di baci rubati e avventure nei campi di cocomeri... Fino al bar dove un jukebox non smetteva mai di cantare e creava colonne sonore a storie d'amore indimenticabili.. Indelebili.. Per sempre nel cuore.
(sequel di "Love On The Run")
Grace era andata avanti.
Lando aveva superato la cosa e aveva Luisa a dargli il bacio della fortuna prima di ogni gara.
Gli ex innamorati non si odiavano, solo faticavano a guardarsi.
Nel paddock, la gente percepiva la tensione per aria quando i due respiravano lo stesso ossigeno.
Grace era felice, aveva nuovi tatuaggi, un piercing alla lingua, nuovi buchi alle orecchie, un nuovo taglio di capelli e un bellissimo stile nel vestire.
Aveva Thyago ora al suo fianco, il fidanzato perfetto, il principe azzurro, quello che tutte le ragazze desiderano da quando nascono.
G era felice, era andata avanti.
O almeno, così credeva.
Pensava di essere andata avanti fino a quando sentì il suo nome per intero.
Lando Norris.
Ne era passata di acqua sotto i ponti dall'ultima volta che si erano guardati negli occhi e senza saperlo avevano costruito una diga per chiudere i rapporti.
Adesso l'acqua non passava più mentre il tempo correva veloce come un'auto di formula uno.