𝑀𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑜 𝐽𝑢́𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎. No. Mi chiamo 145681 e sono una puttana. Non ricordo cosa significhi essere amata, desiderata, protetta. Odio gli uomini e le loro viscide mani, il loro fiato sul viso e la loro presunzione di essere i re del mondo. Odio tutto. Vorrei essere morta. Lo vorrei, finché le porte della mia prigione non vengono abbattute da Lui. Un uomo che stravolge le mie convinzioni. E risveglia i miei sensi. La mia umanità. 𝐌𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐕𝐢𝐤𝐭𝐨𝐫 𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨. Sì. Covo rabbia e desiderio di vendetta per chi mi ha portato via tutto. Il mio mondo. La mia vita. Il mio angelo. Per questo le armi sono diventate le mie migliori amiche, insieme alla furia più spietata. Non so cosa significhi la pietà. Non ne ho. Soprattutto con uomini che in realtà sono animali e osano far del male a chi meriterebbe solo di essere protetto. Poi incontro i suoi occhi azzurri e la sua forza. E tutte le mie convinzioni crollano. Ma la mia ira e la mia vendetta si rinsaldano. 𝐈𝐨 𝐮𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐨̀. 𝐼𝑜 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑜̀. 𝐈𝐨 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐫𝐨̀ 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚. 𝐼𝑜 𝑚𝑖 𝑓𝑖𝑑𝑒𝑟𝑜̀ 𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑖. Insieme ameremo. E l'amore segnerà la nostra vita ancor più del dolore.