Ero lì ormai immobilizzata da quei maledetti ferri. Avevo paura, ero già al corrente di quelle che potevano fare; "perché io ?" Continuavo a chiedermi. Cosa succederà ? Arriva lui con un coltello un mano, mi guardava e diceva:"cosa c'è, hai paura, tra qualche minuto non sentirai più niente" cominció ad avvicinarsi, era sempre più vicino a me quando suonó, il campanello cominció a suonare, lui si diresse verso la porta mentre mi faceva segno con le dita e diceva "tic-tac tic-tac" ero terrorizzata da quel mostro. Alla porta dei vigili urbani chiamati da persone passate di là per caso che avevano sentito delle urla, le mie urla. I vigili chiesero cosa stesse succedendo e il motivo di quelle urla, Corrado (così si chiamava l'aggressore cannibale) rispose che non aveva niente a che fare con quella cosa, mentre chiudeva la porta con aria sconcertante, i vigili chiesero di poter dare un' occhiata alla casa per controllare che sia tutto a posto. Corrado non li fece entrare Capitolo 1.