<Non ho mai avuto un granché dalla vita; non mi stupirei affatto se, sfigata come sono, venissi uccisa come una gallina durante il bagno di sangue. Tu che dici, Flickerman?> Caesar mi sorrise, mostrando tutti i suoi bellissimi, e fintissimi, denti bianchi come il marmo, e, al posto di rincuorarmi, mi chiese se avevo qualcuno da cui tornare finiti gli Hunger Games. Udendo quella domanda mi misi a ridere: chi mai avrebbe voluto stare con una come me? Poi il suo volto comparì, quasi come una visione, davanti ai miei occhi; allora, mi girai prima verso Caesar e poi verso il pubblico, e dissi:<In effetti una persona ci sarebbe... e sono sicura che lui mi stia guardando in questo momento.> Tirai fuori una sigaretta e l'accesi, noncurante delle occhiatacce che i miei due mentori mi stavano rivolgendo, attendendo che quell'idiota di Caesar Flickerman la smettesse di comportarsi come tale con il pubblico. <E dimmi, Jessie, come si chiama il fortunato?> <Il suo nome è Seneca. Seneca Crane.> Alla soglia dei diciotto anni, Jessie Electron, figlia di due ex vincitori degli Hunger Games, misteriosamente scomparsi quando la ragazza era ancora una bambina, non è stata ancora mai sorteggiata per partecipare agli Hunger Games. Eppure ci spera. Ogni anno. Vuole porre fine all'aggressività e alla prepotenza di Snow, e partecipare ai giochi potrebbe essere l'occasione adatta per distruggere il suo regime. -> Questa fanfiction è un po' un esperimento (nuovo fandom, nuovo "modo" di scrivere). Conterrà delle scene di violenza (dai ragazz*, parliamo degli Hunger Games) e un linguaggio poco usato dalle persone perbene.😉 I personaggi appartengono a Suzanne Collins, tranne Jessie e alcuni dei personaggi a lei legati. -> Per il titolo della storia ho preso spunto dal titolo di una canzone del gruppo "Il Pagante": "La Triste Storia dei Ragazzi di Provincia". -> pubblicata in data 11/08/2020 #1: peeta -> 19/11/2020
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