/cam·bia·mén·to/
Sostituzione o avvicendamento che riguarda in tutto o in parte la sostanza o l'aspetto di qualcosa o di qualcuno;
La giovane Berenice Muccio aveva atteso per anni che la vita le aprisse un'uscita alternativa da ciò che lei e la madre Aurora avevano vissuto per anni, rapine, fughe, una vita da animali selvatici ma che le dava meno libertà di quella che avrebbe voluto. Il tanto atteso cambiamento venne, si abbatté su di lei come un proiettile proveniente da una pistola con silenziatore e cominciò a scomporre pezzo per pezzo ciò che aveva avuto fino a quel momento, ridusse a brandelli di un'unica grande menzogna ciò in cui lei aveva creduto. Tutto può iniziare da un numero di telefono in una notte fredda, nell'Agrigento rurale. Era una bambina o magari non lo era più da un paio d'ore quando Martìn Berrote rispose alla chiamata e iniziò la più grande caduta nel vuoto che Bere avesse mai affrontato.
Il passo tra l'essere figlia di ladri ed essere una di loro è più piccolo di ciò che si tende a credere.
Dal testo:
"Va bene Professore, non voglio sentire nient'altro" questa volta feci davvero per consegnare l'oggetto a Tokyo ma ancora una volta parlò "Non odiarmi, non odiarlo, perdonalo" sbuffai. Stava facendo marcia indietro solo perché aveva capito che stavo per tradire io lui? Che stavo per tirare io il mio colpo basso? "Francamente non ho più la forza di odiare nessuno" e così chiusi.