Story cover for Negli accordi che non suono ma per te suonerò by lastgiusyy
Negli accordi che non suono ma per te suonerò
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Ongoing, First published Jul 05, 2020
La sua vita agli occhi degli altri non aveva pieghe o crepature, come faceva a sembrare triste o difficile la vita di un ragazzo che vive in uno dei migliori quartieri della capitale con qualsiasi bene materiale possibile immaginabile e con una famiglia piena di soldi? 
Ah per non scordare tutte le ragazze che gli fanno il filo, un po' per il suo fascino ma un po' anche per il fascino dei quattrini dei suoi genitori che proprio schifo non fanno. 
Ma a lui cosa gliene importava di tutti quei soldi quelle belle cose che possedeva? E di tutte quelle poverette che gli sbavavano dietro fra i corridoi dell'università che a lui pare più somigliare ad una cella?Nulla non gli importava nulla.
O forse di una cosa si...
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#45pianeti
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T'insegnerò a sognare//Ultimo. by lastmypeter
21 parts Complete
-STORIA COMPLETATA!- TRAMA: "Sono solo delle stupide ripetizioni. A cosa mi servono se non ho voglia di studiare?" Era sempre questa la risposta che dava Niccolò al padre quando quest'ultimo gli proponeva una serie di persone che avrebbero potuto aiutarlo a recuperare i brutti voti. "Studiare è importante Niccolò!" "Ma io voglio suonare, fare musica! Non mi importa della scuola!" "Allora facciamo così: tre giorni a settimana di ripetizioni e ti iscrivo al conservatorio di Santa Cecilia, d'accordo?" Niccolò ci aveva riflettuto bene: sarebbe valsa la pena passare tre pomeriggi a settimana piegato sui libri per entrare in uno dei più prestigiosi conservatori di Roma? Sì, per la musica ne sarebbe sempre valsa la pena. "Va bene," annuisce allora il ragazzo e dalla bocca del padre esce un sospiro. --- "Mi sta chiedendo di aiutare suo figlio con i compiti pomeridiani?" domanda Dafne, girando lo zucchero appena versato nel caffè. La donna davanti a lei annuisce, "Niccolò è un ragazzo un po' particolare". "E molto sfaticato" aggiunge ridacchiando Dafne, nonché professoressa di italiano. La donna si unisce a lei e, leggermente sollevata dalla reazione della professoressa, continua "Beh sì, ma vedo che lei riesce a capirlo e a spronarlo, quindi le chiedo questo favore: tre giorni a settimana di ripetizioni, la pagherò il doppio se necessario". Dafne scuote la mano, ingerendo il caffè, poi annuisce, "Non sarà necessario. Spero solo di far tornare Moriconi con i piedi per terra" spiega con serietà. Per Dafne non c'era spazio per i sogni, da anni ormai. Ogni cosa doveva avere un perché, tutto ciò che non era razionale la faceva uscire di testa, sopratutto quel suo alunno, Niccolò Moriconi, sempre intento a lasciarsi andare con la fantasia. E se Wendy deve aiutare Peter a non fantasticare troppo, Peter deve insegnare a Wendy quanto sia bello sognare, perché, come Niccolò scrisse in una tema da lei assegnato, "È la fantasia che trasforma in pianeti i sassi".
BATTITO DOPO BATTITO 2; Jacopo Sol-Nicolò Filippucci by semplicemacontorta
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Era cominciato tutto con la danza. Un battito, un passo, uno sguardo rubato sotto le luci impietose di una sala prove. Ma ora, mentre le porte del serale si spalancavano davanti a lei come l'ingresso di un'arena, Ariel capiva che non si trattava solo di talento. Si trattava di resistere. Sei mesi prima era solo una ragazza invisibile. Quella che nessuno invitava alle feste. Quella che si sedeva in fondo alla classe, con le cuffiette alle orecchie e il cuore chiuso in silenzio. Una ragazza piena di sogni troppo grandi per il suo corpo, per le sue paure, per la voce tremante che non sapeva urlare. Non aveva amici, non aveva una voce. Non aveva nessuno. Ora aveva un palco. Il serale era tutto. L'unico modo per dimostrare che valeva. Che meritava un posto. Che il sudore, i graffi alle ginocchia, le notti passate a piangere sul cuscino non erano stati inutili. Ma non era l'unica cosa cambiata. Perché adesso, mentre combatteva per diventare un'artista, combatteva anche con sé stessa. Con un cuore che batteva per due persone diverse. Jacopo. Fuoco e rovina. Il ragazzo che l'aveva spezzata e poi baciata come se il mondo dovesse finire in quel momento. La sua ossessione. Il suo errore. Il suo desiderio più pericoloso. Niccolò. Dolcezza pura. L'unico che l'avesse guardata senza volerla cambiare. Il primo a credere in lei. La sua calma. La sua carezza. La possibilità di essere amata per davvero. Ma si può amare due persone? Si può voler cedere al caos e, allo stesso tempo, desiderare di essere salvata? Ariel non aveva risposte. Solo il peso di un passato che non la lasciava andare. E la certezza che, sul palco, avrebbe dovuto scegliere. Perché in quel serale non si giocava solo il talento. Si giocava la verità. Si giocava il cuore. E stavolta, il cuore di Ariel era un campo di battaglia.
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In una piccola e buia realtà viveva una ragazza che, senza saperlo, era tanto piena di vita. Lei effettivamente non aveva mai vissuto davvero, pensava che tutto ciò che la quotidianità potesse offrirle fosse quello che già viveva, ma tirando le somme sapeva solo cosa volesse dire "esistere", non "vivere". Quando ti tagliano le ali fin da piccolina hai le aspettative sbarrate in tutto, e nonostante Jasmine fosse forte come un uragano, di fronte a tante situazioni non poteva che abbattersi. Sapere che passerai il resto della tua vita con qualcuno che non hai neanche mai guardato in viso non è la miglior notizia a cui si ambisce, tanto meno per una ragazza che vorrebbe solo aprire le ali e spiccare in volo più libera che poteva. Ma lei non sapeva che in quella persona inizialmente reputata una "gabbia", ci avrebbe ritrovato la libertà che non aveva mai vissuto, che non aveva mai conosciuto. "Chi non ha mai visto nascere una dea non lo sa che cos'è la felicità"