Proteggiti da me || HS ||
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Complete, First published Jul 14, 2020
Mature
Harry e Olivia. Entrambi con una doppia vita.
Lui barman di sera e fotografo di giorno.
Lei cantante di sera e studentessa di architettura di giorno.
Lui ha un gran successo con le donne.
Lei è fidanzata.
Lui è un uomo ferito, profondamente ferito, e si nasconde dietro al "siete tutte uguali".
Lei è all'apparenza felice e non le manca niente.
Lui è cinico. Lei è romantica.

«Non ho bisogno di essere salvato da te.»
«Non sono il principe azzurro.»
«Vuoi dirmi che il tuo bel damerino non ti ha mai sbattuta su un tavolo?»
«È questo che vuoi ragazzina?»
«Tu non mi piaci, Olivia. Questo deve esserti chiaro» mormora con filo di voce, direttamente sulle sue labbra. «Penserai a me quando lui ti toccherà come sto facendo io?»
***
«Non posso più farlo.»
«Cosa?»
«Essere felice.»
***
«Ma cosa vuoi saperne tu della sofferenza? Sei solo una ragazzina viziata che ha avuto tutto dalla vita.»
«Oh, sì, ho avuto tutto. Compreso il dolore per aver ucciso la mia migliore amica. Come vedi non sei l'unico ad avere qualche demone da tenere a bada.»
***
«Non è del mio cuore che dovresti preoccuparti.»
«Hai ragione. È del mio, che devo preoccuparmi.»
***
Harry e Olivia: così diversi, eppure così legati. 
Un viaggio attraverso sé stessi per tornare a vivere.
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53 parts Complete

La matita scorreva sul foglio e assumeva pian piano una forma sotto i miei occhi. Bianco e nero. Non pensavo quando disegnavo, non lo facevo mai, e mi ricordava lui, in modo indissolubile. Mi allontanava da tutto il peggio che c'era, quanto di piú sbagliato esistesse tra di noi. Da quando lo conoscevo avevo ormai dimenticato cosa volesse dire disegnare qualcosa che non fosse stato lui. Avevo impresso nella mente il verde dei suoi occhi e l'avevo lasciato ovunque. Sui fogli, sui muri, sui marciapiedi. Ovunque. La matita scorreva e mi portava in un mondo che potevo decidere io, e in quel mondo, il mio, c'eravamo io e lui a toglierci il grigio da dosso e a colorare i resti della nostra vita. Diversi, é così che ci giudicavano, diversi ma fottutamente uguali. E io lo odiavo, e poi lo amavo, cosí interrottamente e incondizionatamente che avevo perfino paura di me stessa. Lui mi buttava giú, mi trascinava in fondo al mare, negli abissi, ma poi mi salvava ed era la mia ancora di salvezza.