Incontrollabile

Quelle mura fatte di cartapesta, ma lo stesso impossibili da scavalcare, erano state la mia paura più grande. E c'ero finita dentro con l'intera anima che cercava lo stesso di sfiorare quella luce che fuoriusciva dalla finestra scolpita sulla pietra.
Non mi ero accorta, però, che la libertà non la dovevo associare a un sentimento che volevo provare, che era in grado di sfondarmi la pelle con un solo fulmine scagliato a ciel sereno, ma agli occhi della bestia.
Quella bestia che si trasformò presto nella ragione della mia fugace rinascita.
Il suo cuore era improvvisamente diventato l'elastico con il quale riuscivo a tenere su la maschera, nera come gli occhi del diavolo predatore di anime, che ero costretta a indossare ogni giorno; e quelle mani, a cui senza rendermene conto mi ci ero aggrappata con tutta la speranza che nel corpo avevo, con le quali avevo fatto un patto ardente come la speranza che avevo nel nostro piano.

*QUESTA STORIA CONTIENE SCENE ESPLICITE DI SESSO E DI VIOLENZA*