È la storia di Anna e Mattia che, alternandosi tra presente e passato, danno voce al loro paese natio San Severo, cittadina della Capitanata vittima da anni di un rassegnato declino.
È la storia di chi ci è nato, di chi è partito, di chi è dovuto restare e di chi ancora sogna di andare via.
È la storia di una generazione insoddisfatta, quella dei nati negli Ottanta, adolescenti a cavallo del Duemila, adulti del nuovo millennio.
Anna, dopo la laurea in medicina e chirurgia vive una vita lontana dal Sud. Racconta della sua adolescenza quando c'erano ancora vita, speranza e giovani disposti a vivere lì.
Parla dell'incontro e della storia d'amore con Mattia, di estrazione sociale diversa, che le aveva insegnato tutto quello che al liceo non aveva potuto imparare sui libri.
Mattia racconta il presente, la situazione di chi come lui è stato costretto a restare. La noia di una vita che non cambia mai, la confortante presenza degli amici di sempre e la difficoltà di portare avanti l'attività di famiglia in un paese prigioniero del pizzo.
Legati al loro paese da sentimenti diversi, si ritrovano dopo anni.
In quell'occasione fanno i conti con quel guinzaglio che li ha sempre tenuti stretti alle origini e insieme riprendono le loro vite da dove le avevano interrotte.
Perchè a volte la felicità non è una meta, ma un ritorno.