Era un rumore assordante
Quello che sentiva,
Ma era l'unica a notarlo,
Forse, proveniva dalla troppa confusione
Che portava all'interno e
La confondeva con quella dell'esterno.
Viveva di attimi, di secondi,
Quei fottuti secondi in cui
La vedeva sorridere E poi..
Poi tornava la tempesta,
Gli uragani, che le rosicchiavano
Il corpo, le spazzavano via
Tutto il bene che le era rimasto,
Smise di mangiare, di farsi bella,
Di vivere.
Non si accorgeva nemmeno della differenza fra il giorno
E la notte, per lei, tutto era uguale.
Diceva che quello non era vivere
Ma, sopravvivere.
Ebbene sì, sopravviveva,
Diceva che era qualcosa sopra la vita, in cielo.
Voleva arrivare la, perché era
L'unico posto in cui poteva essere felice, dove poteva vedere ogni secondo la sua donna
E dice che non c'è nulla al mondo
Di più bello di vedere il suo amore
Felice.
Sono trascorsi tre anni da quella fatidica notte che ha svoltato diversi destini.
Nova Taylor non è più la stessa ragazza di prima.
Adesso è giunto il momento di riprendersi la vita in mano e andare avanti.
Dopotutto, è una sopravvissuta. Sa cosa significa indossare una maschera davanti agli altri e fingere che vada tutto bene. Ora, però, è giunto il momento di fare sul serio.
Sarà così davvero o la vita le metterà ancora una volta i bastoni tra le ruote?
Questa è Prejudice, e a voi non resta altro che scoprirlo.