Avete presente il ticchettio di un vecchio orologio? Ora, sentite il suo snervante incoraggiamento che incita a velocizzarvi ed immaginate una ragazza che con la bocca ancora piena di cibo prepara lo zaino lasciato lì in cucina mentre la nonna le passa un sacchetto con la merenda. Adesso, la medesima ragazza si sposta a zig zag tra le stanze della piccola casa fin quando non trova le chiavi di casa che effettivamente aveva lasciato all'ingresso. La nonna la saluta con la mano raccomandando lei di fare attenzione con la bici, di non pedalare troppo veloce. La nipote la abbraccia, esce di casa e prende la bici. Inizialmente spinge i pedali moderatamente, poi sempre di più: é l'ennesimo ritardo a scuola, e pedala e pedala per evitare un'altra ammonizione e una visita dal preside. Date per scontato che ogni cosa capiti nei momenti meno opportuni: un triste signore che esce dal garage senza guardare la strada; la frenata brusca della ragazza in sella e uno scambio di parole poco eleganti tra i due. Abbiate presente che dopo lo spavento e il ritardo sempre più palese l'ansia aumenti. Secondo voi, sarebbe potuto andare peggio di così? Rispondo io: sí, alias la pioggia non prevista secondo il meteo. Ma non tutto il male vien per nuocere, vero? Sbagliato, ma in questo caso sará vero. Immaginate quelle scene di film con effetto rallenty dove una luce splendente illumina l'eroe o quel gran figo della situazione di turno. Bene, é piú o meno così che io, la sfigata Demi Prince, descriverei l'attimo in cui Jordan May mi ha offerto un passaggio a scuola con la macchina. Ed é qui che inizia la mia storia.