Tutti abbiamo desiderato il potere almeno una volta: Il dolce richiamo di quella forza superiore innegabilmente riconosciuta da tutti, a livello sia politico che soprannaturale. E' un richiamo seducente che nel bene e nel male ha tentato tutti almeno una volta. Per quanto una persona si definisca diversa dalla massa, basterà offrirgli su un piatto d'argento la possibilità di tenere fra le sue mani anche solo una frazione di quello che è il potere, crudo e semplice, ma allo stesso tempo intricato e complesso, e quella persona cederà. Io non volevo il potere. Io volevo che chi aveva esiliato mio padre e condannato mio cugino a morte, morisse quando ho assassinato la Regina della Nazione delle bufere, a nord di Tarsais. Eppure ora sono qui. Con una corona sulla testa e la possibilità di fare la differenza in un mondo dove i sentimenti non sono ammessi dagli dei, e una dichiarazione di guerra alla mia terra da parte della Regina di Grande Notte. Non ho possibilità di vincere, non con una guerra civile che minaccia di cancellare il mio regno, non con le streghe che chiedono la testa di uno dei miei consiglieri, non con gli elfi che si rifiutano di aiutarci anche a costo della morte di centinaia di bambini. Non ho possibilità di vincere. Ma la resa non è mai stata un'opzione. Mai. "Power is a dangerous game"
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