Dicono di noi|| Larry Stylinson
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Ongoing, First published Oct 01, 2020
Amare,
dicono non ci sia cosa più bella. 
Essere amati,
dicono non esista sensazione migliore.
Dicono che ci brillano gli occhi.
Dicono che il cuore ci batte più forte del normale.
Dicono che è normale aver paura, ma che il nostro è un amore forte.
Dicono che pagherebbero per avere un amore con il nostro.
Dicono che siamo complici.
Dicono che quando ci guardiamo il mondo va in pausa.
E dicono anche che se ne trovi solo una di persona in grado di stravolgerti la vita.
E io dico che l'ho, l'avevo, trovata ma me l'hanno strappata via.
Dicono che chi si ama si ritrova.
Anche se è naufragato tutto?

DAL CAPITOLO 2

"Io non odio l'amore, io odio lui. Lo odio perchè ha rubato un pezzo del mio cuore e non me l'ha più restituito. È scappato via portandosi con sè una parte di me, che sarà sua per sempre. Lo odio perchè dopo aver conosciuto l'amore vero, con lui, non mi accontento più delle storielle leggere. Lo odio perchè lo rivedo ovunque. Lo odio perchè ora odio anche il blu, perchè non sarà mai all'altezza del blu dei suoi occhi."



Harry Styles e Louis Tomlinson.
Due nomi che insieme formano la melodia più bella di tutte.

Gli bastò uno sguardo, quel giorno. Solo uno.
Blu e verde. Verde e blu. 
Fu tutto chiaro.
Il resto è storia.
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36 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.