Persa ogni speranza di redenzione, il protagonista e altre persone si ritrovano sole in una cantina durante quello che sembra essere l'apocalisse. Gli esperti datano questo ed altri scritti appartenenti allo stesso autore anonimo al 1350. I frati Frescolini ritrovarono tali opere in una cantina che si pensa essere la stessa descritta in questo brano; le trascrissero in latino e le conservarono in un piccolo volume che dal 1400 a l'altro ieri fu usato come sostegno per uno dei loro tavoli che traballava un pochetto. Dopo che ebbi comprato il tavolo per venti euro, ottanta avemarìa e cinquanta padrenostro me ne trovai in possesso. Chiesi alla mia professoressa dei tempi del liceo Ernesta DeCani, che ringrazio, di tradurre quanto segue. In copertina: un pinguino di vetro. Mi ricorda un po' un dottore medievale.
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