1898. St. Paul by-the-river.
Ruth ha pochi, nebulosi ricordi del prima. Prima che i signori Eglantine la adottassero, prima che iniziasse a frequentare il collegio privato femminile di Santa Barbara. Il prima vive nei suoi incubi e un inquietante vuoto separa quelle immagini terribili dal suo nuovo, tranquillo, sereno presente. Dove tutto è ovattato. Sicuro.
Merito di Elysia, sua madre adottiva, una splendida giovane donna dall'apparenza angelica, che emana però un'aria d'autorità, anche sul marito Ezrel. Ruth è ben protetta dentro le mura di casa, ma i suoi incubi, i suoi dubbi, alcuni misteri che circondano i suoi nuovi genitori e il modo strano in cui la trattano le altre ragazzine, non la lasciano vivere tranquilla.
Quando poi nella sua vita compare Hazel, un'intraprendente piccola donna piena di spirito e occhio critico, la giovane Eglantine inizia a pensare che qualcosa di oscuro e proibito è successo a lei e al suo corpo, non molto tempo prima.
Dubitando dei genitori e ricercare disperatamente la verità, Ruth mette a dura prova la pace della casa e, poco dopo, scopre che il nome balordo con cui viene chiamata a scuola - Rotting Ruth, Ruth che putresce - potrebbe essere la chiave di volta del mistero.
I° VOLUME
Juno è all'apparenza una ragazza normale, ma una notte, mentre sta tornando a casa, il ciondolo regalatole dalla nonna per il suo compleanno si illumina e la porta a sbandare, investendo qualcuno o qualcosa. Al mattino, nel suo appartamento, un giovane dal fascino tenebroso e da due inquietanti occhi gialli compare misteriosamente. Si fa chiamare Shen ed è alla ricerca della sciamana padrona del rubino che Juno porta al collo.
Mentre la sua vita quotidiana si svela, tra inganni e menzogne, Juno dovrà affrontare la verità sul suo ruolo nel destino e sulla straordinaria connessione con lo Shen dagli occhi ambrati.
ESTRATTO:
«Dovresti stare attenta. Ogni volta che ti procuri del male, lo sento anche io» sussurrò a un soffio dalla mia bocca. Osservai le sue labbra muoversi in modo così sinuoso ed elegante e desiderai passarvi sopra le dita, per tastarne la morbidezza. Aveva la voce roca e le sue mani mi stringevano a sé con fare protettivo.
«Forse sto solo cercando di attirare la tua attenzione» soffiai lieve. Xavier deglutì e restammo a fissarci in silenzio per quelli che parvero minuti, poi il suo respiro si fece pesante e il suo corpo si irrigidì. La sua presa abbandonò i miei fianchi e solo allora mi resi conto di cosa avessi detto.