Frutti della memoria

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«Anche quando ti dirò che ti ho dimenticata, Eirene, tu non credermi mai.»

Da quando è morta sua madre Eirene ha sempre vissuto nella speranza che Claudia, una cara amica di famiglia, arrivasse a portata via dalla comunità in cui è stata abbandonata.
Dopo tre anni di lotte legali, finalmente Claudia ci riesce ed Eirene è pronta a riconquistarsi la vita che per tutto quel tempo sembra esserle stata rubata.
Il destino però è pronto a far sanguinare di nuovo quella ferita che porta il nome di Alan, figlio di Claudia e amico d'infanzia di Eirene.
Alan suona la chitarra, è così bello che ogni volta che Eirene lo guarda si sente pervadere dai brividi.
Alan ha uno strappo che non riesce a ricucirsi, Eirene ha le ali che migrano come quelle di una rondine, ma quando tra i due le barriere sembrano crollare, il padre di Eirene si fa avanti pretendendo la custodia della figlia.
Silenzi e segreti che li logorano, lividi sulla pelle e nel cuore, il dolore di non riuscire più a chiamare nessun posto "casa".