Sono distrutto, e ogni giorno sento che ciò che rimane di me si spezza, piano piano, sotto il peso di emozioni rotte.
Stavo cadendo nel baratro, risucchiato dalle tenebre.
Gliel'ho lasciato fare.
Ho lasciato che il buio della mia vita mi trascinasse sul fondo.
Sul fondo macchiato di sangue e cosparso di vetri rotti di bottiglie di birra.
Su quel pavimento bianco sotto quella luce spezzata, tra mozziconi di sigaretta e sogni infranti. Tra delusioni, droga, rimpianti. Su quel pavimento bianco ho trovato la mia rovina, o forse lei ha trovato me. Non saprei dirlo.
A volte, in tutti questi anni, ci sono stati momenti in cui, con la poca lucidità rimasta, ho consapevolmente capito che dobbiamo riuscire a squarciare l'oscurità in cui sta cadendo la nostra vita, prima che ci trascini a fondo. Questo ponte di tramite per me si era già frantumato, sotto il peso di cose che nessuno sarebbe riuscito a sostenere.
E' troppo complicato, lo è sempre stato, e non riesco a farlo.