WABI SABI: In Giapponese significa "Se ai miei occhi sei perfetto, è grazie alle tue imperfezioni."
«Sai, nell'attimo in cui realizzo consapevolmente di percepire un dolore psicologico così forte, cerco di idealizzarmi alla persona che ricordo essere tempo fa. La vita l'ho sempre trovata ardua, ma la amavo, ero felice, nonostante tutti i momenti altalenanti. Ero pura, lui mi ha macchiata. Non capirò mai il motivo della sua crudeltà nei miei confronti. Nell'istante in cui sarei dovuta scappare mi ero già lasciata intrappolare in una gabbia senza serratura, o almeno io non la notavo...e, all'inizio, non notavo nemmeno la gabbia.» Faccio una pausa, trattenendo le lacrime.
«Ma tu...» La mia voce trema.
«Tu mi stai riportando alla luce, forse non l'ho mai vista nell'amore e questo mi terrorizza.»
La sua mano sfiora la mia guancia delicatamente, provocandomi un brivido, che lo intima a fare un passo indietro.
«Nessuno è puro Amy, siamo tutti macchiati dentro la nostra anima. Lui rappresenta l'essenza della macchia più complicata da rimuovere. Forse non se ne andrà mai, ma puoi schiarirla e dipingerci sopra, oppure modificarla realizzando dei ricami, per rimediare. La sola cosa che conta è come scegliamo di agire dopo esserci macchiati. La sola cosa che conta è chi scegli di essere ora.»
Questa è la mia storia. La storia della mia vita da celiaca, dove la gente mi faceva sentire diversa, i miei problemi a scuola. Dislessia e bullismo. Nessun insegnate aveva capito che ero dislessica finché arrivò il giorno di questa mia scoperta, Nessuno aveva capito che i miei compagni di classe mi bullizzavano, nessuno vedeva la mia tristezza e il mio dolore. Coloro che mi facevano sentire sbagliata...
finché arrivò il mio primo giorno da primo superiore dove da lì tutto cambio...