Ho quasi dodici anni e la mia voglia di vivere è già finita. L'ho scritta di recente, durante una lezione d'inglese. Volevo essere interrogata e gliel'avevo pure chiesto dato che aveva detto che interrogava tre persone. Ha detto due cognomi e il mio nome, io ho sospirato l' Alleluya, ma i miei compagni si sono inseriti chiedendo quale, dato che siamo in tre. E lei: "Ferrari". Che ovviamente non ero io. Da lì mi sono esclusa dalla lezione e mi sono messa a scrivere. Sentivo comunque le domande e io subito dopo sussurravo la risposta giusta, in automatico, mentre gli altri dopo mezz'ora rispondevano. Non per giudicare, ma stavamo facendo cose delle elementari, prima o poi entreranno in testa. E non era di sicuro la prima volta che mi sentivo "Invisibile", lo dimostrano pure le videocassette di quando ero piccola. E' così che si intitola la mia "poesia": Invisibile. Credo riassuma un po' quello che si prova durante l'adolescenza... Nessuno è tenuto a leggerla, è solo per sfogarmi un po'e... magari vedere se qualcuno si accorge di me anche via internet.
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