Le memorie della notte

A quel punto Dimitri le si avvicino così tanto da restarle a pochi centimetri dal viso. Era così vicino che Arya poté inspirare il suo profumo. Era qualcosa di paradisiaco. Neanche quello degli stregoni era così inebriante. Arya lo riconobbe perfettamente, era il profumo del desiderio, del proibito. Era qualcosa che le smuoveva lo stomaco lasciandola quasi senza parole. Il profumo della lussuria pura. Quanto odiva i suoi sensi amplificati in quei momenti, le facevano perdere il controllo.
<Signorina Ivanov> le disse in un sussurro <sa che potrei cacciarla. Per il modo in cui mi si rivolge, per come infrange le regole. Perché è così sfacciata da ammetterlo a me senza l'ombra di paura o ripensamento>
<non ho alcun ripensamento> biascicò quasi la giovane strega. la vicinanza di Dimitri la stava uccidendo dentro.
<non ha paura? >
<di cosa?> lo provocò
<di quello che potrei farle>
<no, se vuole cacciarmi lo faccia pure>
A quel punto Dimitri sospirò, fu un respiro di pura frustrazione
<per quanto mi stia tentando, non posso farlo>
<e perché? Siete il principe ,potete fare tutto ciò che il vostro cuore desidera> continuò a provocarlo lei.
<perché> sussurrò lui avvicinandosi ancora di più <se pur mi duole ammetterlo. Avete ragione> poi le prese una ciocca di capelli neri tra il pollice e l'indice <e proprio perché sono il principe, devo scegliere ciò che è giusto. Anche se a volte è contro le regole>
<sono regole che ha fatto suo padre> le fece notare Arya non riuscendo a trattenersi. In realtà non lo aveva mai fatto con Dimitri.
<non vuol dire che siano giuste, signorina ivanov>le rispose accennando un sorriso furbo
<state osando con queste dichiarazioni, vostra altezza>
<mai quanto voi. le consiglio di stare attenta. Non tutti sono democratici come me,lo tenga bene a mente>