Un ragazzo era seduto sul piano da cucina, con la testa fasciata e un pezzo metallico fra le bende. Mi limitai a studiarlo, senza parlare, senza chiedere chi fosse e come mai fossi qui. Anche se, in realtà, cercavo proprio qualcuno per saperlo.
Mi guardò e, portandosi la tazza di thé alle labbra, farfugliò qualcosa di incomprensibile. Come qualcosa fra un "buongiorno" e "streghetta".
Mi coprii con la coperta, come per sorvolare quel gesto di gentilezza, e domandai come fossi finita qua, fra queste mura e chi fossero gli abitanti e proprietari della casa.
Lui si presentò e, dopo avermi offerto una tazza di thé caldo, mi diede tutte le risposte che volevo sapere.
Aggiunse, inoltre, che avrei vissuto a casa loro, per sempre, dopo l'adozione dei suoi genitori.
Le storie estive.
Così fugaci ma intense.
Puntualmente la "cotta estiva" si rivela la persona a cui non si smetterà di pensare per mesi e mesi.
Così, almeno, è per Jacopo e Sophia.
Lei, ballerina di Boston in vacanza in Puglia.
Lui, cantante pugliese che viene colpito dall'aura e dal magnetismo della ragazza.
Due sere importanti per entrambi, intrise di risate, chiacchierate e baci.
«Ti farai viva tu, promesso?»
«Promise»
Beh, la promessa non è stata mantenuta.
Quando, per caso, i due si ritrovano mesi dopo in uno dei talent show più in voga in Italia.
Gli basterà uno sguardo per riconoscersi. Perché loro sono così, si sono conosciuti attraverso uno sguardo e ci si ritrovano ogni volta.
«Uno sguardo vale più di mille parole»
«Lo dici sempre, lo sai? E se io ti dicessi che ti amo?»
Cosa diventerà quella piccola frequentazione estiva dopo che i due si ritroveranno costretti a vivere sotto lo stesso tetto?
[1 in #jacopo 30.01.25]