Amore.
Quella parola mi aveva sempre spaventata.
Ero diversa rispetto alle ragazze della mia età, non riuscivo ad accontentarmi e volevo di più.
Desideravo quel tipo di amore che ti prende dentro, che ti sconvolge ... quel sentimento così incredibile da conoscerne solo il nome e niente di più. Tramandato nei romanzi e morto tra le pagine di essi.
L'amore è amore e non ha sinonimi.
Voi a cosa pensate quando sentite nominare questa parola?
L'amore è l'unico sentimento in grado di far provare sensazioni uniche e contrastanti, dalle più orribili alle più meravigliose.
Essere guardati come se foste importanti per qualcuno.
Sentirsi belli.
Sentirsi apprezzati.
Avete mai sentito la necessità di cambiare radicalmente il vostro presente così che il vostro futuro non andasse in pezzi?
Beh nella mia situazione... in quel preciso momento della mia vita, avevo bisogno di un cambiamento drastico e risolutivo.
Per colpa del mio perenne stato d'ansia, non avevo mai conosciuto la soddisfazione personale, così come l'amore. Allo stesso tempo, avevo sempre pensato che una donna impreparata fosse una donna sconfitta.
Nel mondo nel quale viviamo, credere ancora nell'amore sembrava quasi una condanna.
Non ho mai vissuto la vita in maniera spensierata, ho sempre creduto di non meritare i miei traguardi.
Su quell'aereo, non avrei mai potuto immaginare che un giorno avrei incontrato un amore così grande.
Un sentimento che ti consuma, che spreme le tue energie solo per poterle ricaricare e ricominciare tutto da capo, di nuovo.
Avrei mai potuto scendere a patti con la mia insicurezza, per arrivare a convincermi di meritarlo?
Quella era la domanda dalla quale volevo iniziare.
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.