'Bocca della balena' traduce l'arabo fam al-ḥūt, il nome che gli astronomi antichi diedero a una stella nella costellazione del Pesce Australe a una ventina di anni luce da noi. Questo sistema solare è il set dove si svolge buona parte del romanzo, un'opera di fantascienza che è anche storia di un'anima. Nella fattispecie, l'anima della protagonista, Elizabeth Delamere, capitano della nave terrestre Mauretania, che proprio all'inizio del romanzo arriva in vista di Fomalhaut.
Il contesto di partenza è di tipo distopico. La Terra, dopo millenni di gestione insensata delle risorse ambientali, è un pianeta sull'orlo del collasso. Buona parte del pianeta è ormai inabitabile, radioattiva, e popolata di specie animali ostili. Il governo non trova di meglio, visto lo stato irreparabile della situazione, che spedire nello spazio tre arche spaziali, ciascuna con ventimila umani a bordo (una di loro è il nostro Mauretania), con l'ordine di trovare un mondo adatto al trasferimento della razza umana. Per non trasformare questa missione in una ricerca lunga millenni, le navi sono state equipaggiate con un motore a Contrazione, che permette di accorciare distanze proibitive.
C'è però un conto alla rovescia da rispettare. Il motore è sperimentale, e non ancora in grado di durare a tempo indeterminato. Dopo una serie finita di salti si spegnerà, lasciando il Mauretania lontanissimo da casa, e condannandolo di fatto - se non trova in tempo un pianeta utile - a rimanere disperso nello spazio.
Resta da vedere se Elizabeth Delamere riuscirà a portare il suo equipaggio e gli esseri umani a lei affidati in salvo - se l'umanità, insomma, ha ancora un futuro - o se le forze in gioco, dentro e fuori dalla sua nave, sono troppo forti perché lei possa contrastarle.
Vincent Black è un diciannovenne che ha tutto ciò che la vita può offrirgli: intelligenza e furbizia, una bellezza pericolosa, un carattere accattivante e carismatico, una situazione economica che gli permette di vivere in uno dei grattacieli più alti di Phoenix. Non gli mancano nemmeno una famiglia distrutta dal divorzio dei genitori, un'etica crudele inculcatagli da un padre sconfitto dalla vita, con cui si vede solo nei venti minuti tra la cena e l'edizione serale delle news, un fratello deluso, una madre assente, una mente confusa e la convinzione di essere in guerra con un mondo spietato.
Vincent ha anche un segreto, un piccolo, trascurabile segreto: ha deciso di prostituirsi, credendo che sia una forma alternativa di ribellione adolescenziale; di notte, la sua maschera di figlio perfetto si sgretola, lasciando spazio a Hound, il cane della notte alla ricerca della velocità, di quel pericolo che sfiorandolo lo fa sentire vivo.
Ed è quando si rende conto di essere infetto da un virus sconosciuto e spaventoso, che Vincent comincia inesorabilmente la sua discesa in un baratro profondo e nero, accompagnato solo dal peso dei propri peccati.
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