Anekin è consapevole di essere un insetto, e non ha mai fatto nulla per dimostrare il contrario. E' un codardo egoista, un approfittatore che venderebbe anche la propria anima in cambio di denaro. Non ha una famiglia, né una casa. Vive per strada come un ratto, rubacchiando qua e là ed esibendosi come burattinaio. Janus invece non è altro che un bugiardo, disposto a concedersi a chiunque in cambio di qualche misero scellino. Si finge chi non è, servendosi della sua particolare capacità di plasmare a proprio piacimento il suo corpo e assumere sembianze diverse. Le loro vite si intrecciano a causa di una sfortunata coincidenza; Anekin ruba a quello che parrebbe essere un semplice mendicante una sacca di monete, senza sapere di essersi appena imbattuto nella spalla destra dello spietato Nicanor, capo di una delle più potenti e pericolosi bande criminali del Deserto di Salalham. L'uomo lo porta per questo motivo al cospetto del proprio padrone, così che possa ricevere la giusta punizione: verrà torturato, ed infine le sue mani saranno mozzate. Ma Anekin, da codardo quale è, si dichiara disposto a qualsiasi cosa pur di salvarsi la pelle, e con sua grande sorpresa Nicanor accetta. Se vuole essere risparmiato, il ragazzo deve però rubare per lui un misterioso diamante dal palazzo del sultano, e per riuscirci deve infiltrarsi all'interno di una comitiva circense che a breve si esibirà proprio lì. Ma ha tempo solo fino al solstizio d'inverno, e per questo il ladro ha bisogno di tutto l'aiuto possibile. Compreso quello di Janus, che pare fare proprio al suo caso. In un mondo in cui nessuno può fidarsi di nessuno, quella di affidarsi ad un avido bugiardo come lui è davvero una scelta saggia?