È il 1986 quando Diana Pavlyuk viene resa immortale per fare un dispetto ad altri. Dopo tre giorni e mezzo di dolore si sveglia in uno scantinato, convinta di essere morta e catapultata chissà dove. Le basta un attimo, un fruscìo nelle orecchie per rendersi conto che non è così: non è morta. Tuttavia è certa di essere impazzita anche se non capisce il perché; la follia prende il sopravvento in fretta e prima che riesca a capire cosa stia accedendo realmente dissangua tre uomini. Nel panico e confusa scappa lasciandosi alle spalle i corpi e prima di rendersene conto si ritrova lontano dal centro, in una foresta che si appresta a far fiorire l'estate. Sono due uomini a interrompere con un balzo la sua corsa, lasciandola senza via di fuga. In cambio della sua vita, le propongono di seguirli in Europa. È il 1988 e siamo in ottobre inoltrato quando Diana decide di lasciare Volterra ed è solo il 1989 quando, suo malgrado, ci torna.
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