Daniel Landon è un uomo ricco, spietatamente narcisista, cinico e freddo come il ghiaccio, soprattutto negli affari. Gioca con la sua vita, sentendosene il padrone assoluto, sfidandola, indifferente alle conseguenze su se stesso e sugli altri. Sarà un tragico episodio a risvegliarlo bruscamente dal suo delirio di onnipotenza, a costringerlo a guardare la vacuità della sua esistenza. Sarà il dolore a fare di Daniel un uomo nuovo, saranno i ricordi a tormentarlo in un andirivieni di memorie spezzate, sarà la sofferenza ad indurlo a rivedere le sue priorità, fino a mettere in discussione la possibilità stessa di continuare a vivere. Le orchidee citate nel titolo sono i fiori amati da sua moglie e faranno da sfondo a questo racconto narrato in prima persona dalla voce di Daniel. Attraverso la cura dedicata ai suoi fiori, Daniel cercherà di dare un nuovo senso alla sua esistenza spezzata dal dolore fisico e psicologico, a quella vita che appariva tanto magnifica prima che lui riuscisse a distruggerla cadendo in un vortice oscuro dal quale è arduo riuscire a risalire. Riuscirà a riemergere dall'abisso nel quale è precipitato? Potrete scoprirlo solo facendo insieme a Daniel un viaggio introspettivo nella sua anima, attraverso i suoi ricordi, comprendendone la più intima natura e conoscendo la portata della sua disperazione. Una vita agiata e spezzata al tempo stesso, ma non solitaria e non priva di amici. Basteranno? Dovete solo scoprirlo. N.B. Il racconto parla di persone adulte e contiene alcune scene che possono impressionare gli animi più sensibili, ha dunque il tag adulti, anche se le scene non sono poi così esplicite e io non lo ritengo veramente necessario, ma tant'è. Verrete avvisati qualora il capitolo potrebbe risultare delicato e recare un qualche turbamento alle persone più giovani.All Rights Reserved