Il più strano viaggio del dolce Kirius e della bella Dominique
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Complete, First published Dec 30, 2020
La radio della Cabriolet, dava per l'ennesima volta, quella soave melodia che riusciva ad incantare sia lui che lei. Nonostante fosse la stessa da quando erano partiti, entrambe non riuscivano a cambiarla, e sì che la collezione di vinili di Kirius era piuttosto ampia. Oltre ad essere innamorati tra loro, si erano innamorati di quelle poche note compresse in un paio di minuti.
Mentre le gomme scorrevano sull'asfalto nero e liscio, i due muovevano la testa a ritmo, lei con gli occhi leggermente chiusi, cosa che avrebbe fatto anche lui se solo l'auto si fosse guidata da sola. Purtroppo non era così, perciò si dovette limitare al movimento della testa. Dolcemente, una volta a destra, una a sinistra, finché non finiva la canzone. Poi prontamente Dominque riposizionava la testina e faceva ripartire il brano.
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"Uno novembre. Ore zero quattro e sette di mattina. Il soggetto è esausto, sembra delirante. Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli. I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano. È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota. Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri. E a quello che gli viene detto. Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale. Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole. Nuda tra le sue braccia. Il soggetto sono io. E non so più dove ho messo la testa."