[ispirazione da light novel "Death is the only ending"] [FE3H: Twin!AU + oc!Eisner] [Byleth/Edelgard][Beleth/Dimitri][OC/Claude] [what if/canon divergence] [hurt/comfort, introspettivo, romantico]
"Aaah, potrei morire qui e adesso...".
Mentre formulava quel pensiero, la bambina lo sussurrò senza farci caso. Credette che nessuno la stesse ascoltando, ma, in realtà, aveva catturato l'attenzione di due giovani passanti, due gemelli appena più grandi della bambina del vicolo dai folti e scompigliati capelli nero pece. Sotto la neve che continuava a cadere, in quel pomeriggio del primo giorno di Luna Eterea, la bambina ebbe un destinato incontro.
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Morta di stenti il giorno del 25 Dicembre per aver giocato troppo ad un videogioco, Balan Eisner prese al balzo con ottimismo quella sua seconda occasione. Dopo aver compreso di essere nel mondo dell'ultimo videogioco che lei aveva giocato, la sua adozione nella famiglia Eisner le diede un sogno da voler assolutamente realizzare: portare un'alba diversa nel Fodlan. Avrebbe fatto di tutto pur di evitare certe stragi o strazianti eventi, anche sacrificare la sua sanità o uccidere la sua passata moralità.
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Questa storia è nata dopo aver finito per la decima volta il gioco e dopo aver pianto per altrettante volte a causa di certe morti inevitabili. È nato dopo il pensiero "e se qualcuno riuscisse a convincerli a parlare? E se Dimitri, Claude ed Edelgard unissero le forze?"... et voilà! Ethereal Moon è nata!
Spero diate una chance a questa storia e alla mia oc, Balan. Probabilmente vi sembrerà OP, ma doveva essere dello stesso livello dei gemelli o non avrebbe avuto senso.
Gli aggiornamenti non saranno precisi, alcuni lenti altri veloci... ma vi prometto di dare un lieto fine!
Detto questo, buona lettura!
Se dovessero chiedere a Ginevra di parlare del destino, molto probabilmente userebbe come esempio lei e Kenan.
Parlerebbe di come il suo telefono, cadendo a terra quella sera allo Juventus Stadium, le avesse fatto incrociare gli occhi brillanti del giovane.
E ancora, citerebbe della notte in cui si era ritrovata ad aiutarlo con una gomma dell'auto bucata.
Tutto ciò senza mai averlo visto prima. Nessuno dei due fino a quel momento sapeva uno dell'esistenza dell'altro.
Per Ginevra quello, era destino.