Stavo leggendo Dante e in particolare il paradiso. Il poeta arriva nel cielo della luna, dove parla con quelle anime che in vita non hanno potuto completare il loro voto a Dio per motivi al di sopra del loro potere. Si parla di monache rapite e date in sposa per motivi politi. Di donne che sono state maltrattate e usate, di persone la cui vita è stata sofferenza e che in morte devono accontentarsi di stare nel cielo più basso del paradiso. Mi sono fatto la stessa domanda di Dante "ma saranno davvero felici? Dopo il male che hanno passato. Sono in paradiso questo è vero, ma se avessero potuto lamentarsi, cosa avrebbero detto? E se davvero per loro va bene così, per noi ancora vivi e rancorosi cosa significherebbe sacrificare una vita intera per finire nel cerchio più lontano da Dio nel paradiso. Narro allora con parole crude, la sensazione di una suora, che è stata stuprata il cui futuro le ha fatto una promessa.All Rights Reserved