Siamo tre ma non siamo porcellin, mai nessun ci dividerà trallallalala. Una scelta presa da oltre vent'anni, una scelta che non è mai stata presa. L'amicizia trova le sue radici nel limo, nelle scelte sbagliate, nell'assecondarsi e non rinfacciare mai. Nessuno hai mai giustificato niente all'altro, non hanno mai avuto peli sulla lingua e sul cazzo. Gaucho è un esemplare occidentale di mandriano che cavalca il suo purosangue senza sella e senza briglia nelle pampa uruguaiane dove i suoi occhi vengono bagnati dalla luce di un cielo lontano all'orizzonte, una luce che promette gloria, che non si sa se sta finendo di seccare le piante già morte o sta sputando i pensieri della notte rendendoli pure illusioni alla luce di un nuovo dì filtrandoli come riso in uno scola pasta. Lanzichenecchi al servizio dei poveri. Chitarra ha lo sguardo di chi non ha mai perso una partita a carte, non importa se c'era da giocarsi un paio di scarpe o cose banali come la vita. Dalle parti sue non c'erano seggioloni per bambini ma solo sgabello del bar dove ha imparato l'empatia e le gradazioni alcoliche dei peggiori distillati di arroganza e bipolarismo. Ha avuto un'infanzia acustica, un'adolescenza classica e lo attende un futuro elettrico dove può arrivare avendo solo sei certezze, le uniche cose che gli sono riuscite in vita sua. Allergico... alle coreografie sociali. Friggione è bello è brutto, stupido e intelligente, grasso e magro, bianco e niente è bianco come un colletto talare, sa reggere la pressione come una moka per 12 persone. Fuma come un caminetto acceso nel Wyoming sotto una bufera di neve e fino a 21 anni credeva che nelle drogherie vendessero le droghe. Non sa neanche lui cos'è perché fa colazione con pane e dubbio. Ha un'unica certezza, che non c'è niente di certo, neanche la morte dopo il quinto negroni. Nessuno sa cos'è il friggione e non lo vuole sapere, ma gli piace e come le cose più belle. Friggione... meno sai è meglio è. Nel dubbio mangia