È tutto così nero e viscido; il fetore dell'inchiostro pervade le mie narici mentre gli occhi ancora devono abituarsi al buio. Sono morta? No; quel fottuto demone non ha in programma che tirassi le cuoia. Sento chiaramente i suoi passi nella stanza, mentre si trascina con quel suo goffo piede storpio, arrancando sugli scaffali alla ricerca di qualcosa; vorrei quasi vederci bene come lui. Non attesi molto che la luce decise di ritornare, facendomi socchiudere gli occhi a primo impatto; voltai il capo ed incrociai quel suo dannato sorriso. Lo senti quasi sghignazzare, mentre pian piano mi rendo conto del forte dolore al lato sinistro del mio viso. Non avrà mai il mio perdono.