Ancora una volta, Cassandra Collins, a diciotto anni compiuti, si ritrova catapultata in un collegio, che ha il solo intento di educarla ed eliminare il suo lato ribelle ed irascibile.
Chiusa all'interno delle sue mura, circondata da criminali astuti tanto quanto lei, si prefigge l'obiettivo di sopravvivere, con l'unico pensiero di crescere nell'ignoto, dimenticando la sua vita precedente.
Aveva visto il suo futuro sfumare alla morte del padre, quando nuove ed insistenti voci avevano iniziato a rimbombarle nella testa, facendole perdere la cognizione della realtá.
L'unica soluzione rimasta alla sua matrigna era un istituto educativo, lontano dagli occhi e dalle orecchie indiscrete dell'elite dell'Upper East Side di Manhattan.
L'unico volere di Cassandra era crogiolarsi nell'idea che non sarebbe mai piú tornata quella di prima, che la sua vita non sarebbe piú stata quella di una volta.
L'incontro con Carter Adams, tuttavia, le manda a monte ogni piano.
Tra sguardi e silenzi assordanti, si fa spazio nel petto della ragazza la speranza.
Un rapporto costituito da piú bassi che alti, intrinseco di segreti ed accaduti omessi.
Due ragazzi feriti dalla vita, soli, che in qualche strano modo si ritrovano legati da un fatale destino, il quale affonda le sue radici nel misterioso ed inquietante collegio di Green Hill.
Riusciranno a sconfiggere i loro demoni o saranno tirati nuovamente a fondo?
Si puó cambiare il proprio destino, una volta scritto?
Serrise era il luogo in cui ero nata e cresciuta, o almeno così avevo creduto per i primi cento anni della mia esistenza; la Città Celeste era una delle poche e caratteristiche costruzioni che conoscevo di Shattevel, il nostro mondo, e questo perchè gli Arcangeli erano delle creature estremamente territoriali e protettive, ma a mia discolpa potevo affermare di aver letto moltissime storie nella biblioteca dell'Accademia, così tante, che più e più volte mi ero ritrovata a sognare angeli in armatura scintillante e spade sguainate. E pertanto, così impegnata nella ricerca dell'eroe perfetto tra la mia gente, non mi accorsi che l'eroe della mia storia potessi essere io e il mio complice un vampiro dai canini affilati, lo sguardo vermiglio screziato di grigio, uno spiccato senso dell'umorismo ed una super tendenza al narcisismo.
Un uomo appartenente al popolo che mi avevano insegnato a disprezzare.
Un uomo, che aveva permesso la mia autonoma rinascita.