we're just friends ||OS boyxboy - tommoxcliff - Wattpad

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we're just friends ||OS boyxboy

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Non sapevano nemmeno loro come erano passati dall'essere sconosciuti al diventare amici.
Daniel e Jason sapevano soltanto che, tra questi attimi, c'erano state troppe volte di mezzo un letto e qualche shottino di troppo.
"Mi stai prendendo per il culo allora" Megan si girò verso il suo migliore amico e lo guardò male. L'aveva presa per scema?
"Ma che stai dicendo, ti ho già detto come stanno le cose. Io e Jason siamo solo amici" Daniel cercò di difendersi, fallendo quasi all'istante.
La corvina lo guardò con un sopracciglio alzato e, aspettando qualche minuto riprese poi parola "Siete amici con benefici da anni Daniel, non ricordo che io e te lo siamo mai stati. Questa storia finirà male, io già lo so" e detto ciò se ne andò scuotendo le mani in aria cercando di non far cadere il suo drink.
Daniel ridacchiò guardandola, domandandosi cosa cavolo intendesse la sua amica con quelle parole. Eppure non dovette aspettare molto perché quando Jason varcò la porta del bar il suo cuore iniziò a perdere dei battiti ed era abbastanza certo che quel nodo alla gola non era dovuto al dover vomitare. Realizzò in quell'istante cosa intendeva Megan prima. Era ufficialmente nella merda.All Rights Reserved

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Nikita era seduto sul letto di Jonah, senza maglietta con i jeans slacciati, e quest'ultimo stava osservando attentamente il suo addome. Keelan avrebbe voluto chiudere la porta e andarsene, ma la vista delle mani di Jonah che toccavano la pelle liscia del suo ex amico lo fecero infuriare. "Non pensavo che in questi anni i tuoi gusti fossero tanto cambiati " Nikita sentendo quella voce alzò la testa di scatto e sgranò gli occhi vedendo il ragazzo moro sulla porta. "Keelan?" "Non mi riconosci idiota?" "Non avrei mai pensato di rivederti dopo che te ne sei andato ..." Avrebbe voluto aggiungere "abbandonandomi", ma si trattenne. Non gli avrebbe dato la soddisfazione di fargli sapere quanto la sua partenza lo aveva fatto soffrire e che non lo aveva dimenticato, né tanto meno perdonato. Keelan passò con lo sguardo da Nikita a Jonah e con una nota di disprezzo nella voce aggiunse "Vedo che avete da fare ... quindi prendo i miei libri e vi lascio continuare le vostre attività ..." A Nikita fu subito chiaro cosa avesse pensato e sentì il bisogno di giustificarsi: "Jonah è un artista, questo me lo ha fatto qualche tempo fa a Berlino." Poi però se ne pentì subito. "Anche se a te non deve interessare un cazzo quello che faccio." Keelan fece finta di non aver sentito l'ultima frase e si avvicinò ai due ragazzi per vedere meglio il tatuaggio. Era un tribale che partiva dal fianco destro, passava sull'addome piatto e si perdeva oltre l'elastico dei boxer. Non riusciva a distogliere lo sguardo. Sentì un brivido immaginando dove terminava. Nikita notando che continuava a fissarlo colse l'occasione per deriderlo un po'. "Ti sei incantato? Guarda che non sei il mio tipo." Keelan si riscosse "Non ti preoccupare, nemmeno tu lo sei, idiota! Piuttosto mi castro. Ammiravo semplicemente il disegno."

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fake relationship...or not? {boyxboy} by tommoxcliff

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Dolci ed erotici, Jordan e Kyle sono migliori amici da sempre, un giorno si accorgono di vedere lo stesso cartone giapponese e si impersonano nei protagonisti. Kyle inizia a "shippare" i personaggi come coppia gay e scopre con il tempo di amare il suo migliore amico, rigorosamente etero... ma qualcosa, o qualcuno, potrebbe fargli cambiare idea. CAP.26 - sei un fottuto coglione!- - lo so- risposi seccato - che cazzo ti è preso?!- - non lo so come è successo!- - ti rendi conto che così mi farai soffrire?- addolcì un po' la voce - sto soffrendo già anch'io- con mio stupore iniziò a scendermi una lacrima creando una scia fredda sulla guancia. Jordan si avvicinò lentamente prendendomi la nuca con la mano e facendomi appoggiare la testa sul suo petto. - ti prego Kay non piangere, risolviamo tutto ok?- disse con voce incrinata aumentando la presa al mio corpo. CAP. 49 - quando mi parli perdo totalmente la cognizione del tempo, penso a quanto è bella la tua voce, a quanto sono morbide le tue labbra, a quanto vorrei perdermi nei tuoi occhi grigi, a quanto mi piace l'odore della tua pelle, a quanto... Mi piacerebbe sentire il tuo respiro nel mio orecchio e... poi penso che magari mi stai dicendo qualcosa di importante e quindi presto attenzione ma ormai sei già a metà del discorso e non ci cap- venni interrotto dalle sue labbra che premettero insistentemente sulle mie per farmi tacere una buona volta. Warning R18 Contenuti espliciti Capitoli smut contrassegnati da ∇∇∇

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«Non...non dovremmo.» Parla Derek, quasi in un sussurro, mentre Stiles gli sta cercando di togliere la maglia. Sono sopra il letto di Derek, e il castano è già in semplici boxer. «Potremmo...potremmo fare un patto.» Propone Stiles, lasciando un bacio sulla mascella del più grande, e sentendo un lieve prurito per via della barba. Derek socchiude gli occhi a quel breve contatto. «Che tipo di patto?» «Avere come una relazione- anche se non ne ho mai avuta una quindi non so bene come comportarmi- ma...ma senza mettere in mezzo i sentimenti.» In pratica, come essere scopamici. Derek osserva gli occhioni del più piccolo, e le sue labbra rosse. Ha solo vent'anni, ed è normale se non pensa minimamente che questo patto non abbia senso, visto che i sentimenti stanno già emergendo, e di certo non può controllarli a proprio piacimento. Quindi, nella sua ingenuità e dalla voglia di stare con quel ragazzino in modo inaudito, Derek si ritrova a credere sia un'ottima idea. «Senza sentimenti?» Chiede allora, come per avere una certezza. Porta una mano aperta verso Stiles, per sigillare il patto. Anni più tardi, si sarebbe accorto quanto fosse ridicola una cosa del genere. E quanto lui fosse stato ingenuo, riponendo tutto in quel patto. Il problema era che lui voleva stare con Stiles, lasciarsi andare con lui, e, come tutti i ragazzi, si è ritrovato ad essere impulsivo. Stiles stringe la mano di Derek, senza smettere di rispecchiarsi in quelle iridi smeraldo. Sente il proprio cuore battere all'impazzata. «Senza sentimenti.» E, le loro dita, si intrecciano.

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