"Il Labirinto è un miscuglio di tante parti diverse - rispose Annabeth. - Te l'ho detto, si espande in continuazione, aggiungendo nuovi pezzi. È l'unica opera architettonica che cresce da sola" -Percy Jackson e gli dèi dell'Olimpo. La battaglia del Labirinto.
Si dice che Dedalo sia l'architetto più geniale che sia mai esistito. La sua intelligenza era, allo stesso tempo, la sua forza e la sua condanna: ha fatto di lui un assassino, ma anche l'inventore più ambito. Il Labirinto divenne leggenda, perché tutti quelli che vi entravano non facevano mai ritorno. La sua pianta era così intricata da non lasciare scampo a nessuno.
Allora io sono qui per offrirvi l'occasione di entrarvi e avere la guida del filo di Arianna, l'unica creazione in grade di potervi riportare indietro. Gli antri del Labirinto sono intricati, si moltiplicano, e nascondono luci e ombre delle civiltà antiche. Prendete una candela, trascinate la mano sinistra sui muri e dimenticatevi la luce del sole. Una volta dentro, potreste non volere uscirne più.
Benvenuti, cari avventurieri, tra i corridoi della mia mente e le stanze dei miei pensieri. Attraversate storie ed epoche diverse, facendo attenzione alla bestia che vi abita all'interno. Il Minotauro ha trasformato la sua rabbia in trappole e passaggi segreti, con lo scopo di tenere lontani gli infedeli.
Afferrate il filo e legatevelo al polso 🧶, ma fate attenzione ad Arianna: la principessa si è persa nello scorrere del tempo, nel tentativo di aiutare tutti gli intrepidi viaggiatori che hanno voluto aspirare alla conoscenza. Bloccata all'altra estremità del suo filo.
Vi accompagno all'ingresso... spero solo di vedervi tornare nel pieno delle vostre facoltà mentali.
🕯️Questa sarà una raccolta di storie a episodi che non publicherei separatamente, interpretazioni di quadri e disegni e retelling a modo mio di classici storici. 🕯️
(spin-off di Melanie e Jace dalla serie SMSM)
Melanie ha smesso di disegnare da mesi.
Troppi pensieri, troppe notti senza sonno, troppe crepe nel cuore per riuscire a tenere in mano un colore.
Ma una notte qualunque di quelle in cui l'aria sa di sogni sbagliati si ritrova davanti a un muro. Una bomboletta gialla. Un istinto che non sa spiegare.
E così, lo fa.
Scrive: "Vivere o sopravvivere."
Il giorno dopo il murales è ovunque: sulle bacheche digitali, nelle chiacchiere dei compagni.
Nessuno sa chi sia l'autrice.
Tranne forse Jace, che le lancia sguardi troppo diretti per essere solo curiosi.
Tranne forse Melanie stessa, che comincia a ricordare pezzi di sé... proprio mentre prova a nascondersi.
Tra risate taglienti, dialoghi notturni, vernici dimenticate e mani tremanti, Melanie dovrà scegliere:
vuole continuare a sopravvivere nell'ombra
o provare finalmente a vivere a colori.
"il tuo dolore non ha un solo proprietario,e pure mio"