4.11.2014
In questo istante sto guardando fuori dalla finestra, oggi piove, mi piace.
Il cielo grigio rispecchia il mio stato d'animo, la pioggia rispecchia le mie lacrime, il vento rispecchia la mia voglia di viaggiare, si, perché il vento è in continuo movimento. Vedo le foglie che si staccano dagli alberi, oggi mi sento come una foglia: mi sento fragile, disperso nel vuoto, mi sento toccare il fondo da un momento all'altro, distaccato dal mio corpo. Un vuoto dentro me ma con diverse domande, diversi perché, delle volte mi chiedo se la mia vita abbia un senso, e queste volte nemmeno mi rispondo. Mi chiedo come un gesto compiuto da parte della persona che ami possa fare così male anche nel tempo, come un gesto si possa incastrare nella propria mente e non riuscire più ad uscirne. Ma forse è meglio non farsi troppe domande e continuare a soffrire in silenzio.
Credo sia abbastanza ovvio...
Siccome Papá Riordan è un piccolo -grande- figlio di *inserire nome della città del cavallo* ha gentilmente omesso la parte dove Will e Nico si mettono insieme.
Quindi, ecco come la vedo io.
In più ci saranno altri capitoli con momenti sconnessi tra di loro, senza un particolare filone. Solo momenti dolci.
Piccola precisazione: in questa storia Will ha 18 anni e Nico 16 perché ho deciso così. Grazie dell'attenzione.
NESSUNO è obbligato a leggere. Per cui se non ti piace il genere è okay, ma almeno non essere masochista e sadico, e evita la storia del tutto. Graize.
Per chi è ancora qua, iniziamo!