Se stai leggendo questa storia, molto probabilmente, tu non esisti. Niente panico però, ci farai l'abitudine. È difficile dare un senso alla mancanza. Il vuoto solitamente genera domande, e a cercare risposte si finisce soltanto a perdere lucidità, con un pugno di lacrime in mano. Il reale è separato da ciò che non lo è. Tra i due mondi, una sola, semplice linea. È proprio lì che vivo io, con entrambi i piedi sulla labile soglia. Male e Bene sono indistinguibili nella profondità dei miei vuoti. Ho cercato certezze, e sono annegata nei miei crateri. Ecco dunque a voi la storia di come mi sono innamorata di un fantasma. E di come i fantasmi, a loro volta, si sono innamorati di me.