L'aria fresca mi soffiava sulle guance, ancora una volta mi ero svegliata di soprassalto a causa di un incubo, così mi diressi sul tetto della casa intenta a fissare le stelle. Il ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri era poco più avanti, intento a crogiolarsi nei suoi pensieri, poi mi vide e scomparí.
Me lo ritrovai vicino a guardarmi dall'alto.
-È pericoloso stare qui fuori da sola.
-Basterà aspettare l'alba e non lo sarà più.
Risposi guardandolo per pochi istanti, per poi portare lo sguardo al cielo come se fissare quelle stelle mi avrebbe evitato di dire o fare cose di cui mi sarei pentita.
Si mise seduto al mio fianco, dopo di che spostò la sua katana del Sole sulle gambe e alzò la testa al cielo.
-Allora aspetteremo l'alba, insieme.