⚠️TW: linguaggio, usi e/od abusi di sostanze stupefacenti, s*sso
‼️ l'età dei personaggi pubblici citati non sempre corrisponde alla loro effettiva. (massimo pericolo, alessandro vanetti, 28 anni, nel racconto è descritto come diciassettenne per una scelta stilistica.)
davide deglutì e spostò fugacemente gli occhi sulle mie labbra, poi ancora nelle mie pupille.
"secondo te.." si stoppò di scatto.
"si?" lo incitai. poi presi ad ammirare il suo volto, ancora bagnato. intravedevo nell'oscurità qualche goccia scivolargli sulle guance, come fossero lacrime, ma non lo erano.
"è possibile spiegare agli altri come ci si sente?" ormai un po' la sua imprevedibilità me l'aspettavo. non cercavo più d'indovinare cos'avrebbe detto, perché non ci sarei riuscita. mi presi qualche attimo per cercare le parole giuste con cui rispondergli.
"no, nessuno può sapere cosa senti davvero" giunsi ad una conclusione, anche se abbastanza affrettata.
"perché?" il suo sguardo trafiggeva il mio.
"perché potresti mentirmi, ad esempio."
"e se non ti mentissi..lo capiresti, come mi sento?"
"non lo so. come ti senti?"
"intendi ora?" guardò il cielo sorridendo, come appagato e all'improvviso sazio.
"in un modo strano. come non mi ci ero mai sentito, prima."