"Che cos'è un Dybbuk?" chiese la giovane, incuriosita da quella nuova parola.
La donna sussultò, pungendosi con l'ago ed un coppia di macchioline vermiglie caddero sul candido ricamo. Ma non vi prestò attenzione: appoggiò frettolosamente gli attrezzi sul pavimento al suo fianco e prese le mani della bambina tra le sue.
"Parla piano, sciocca!", disse parlando a voce bassa, i suoi occhi erano davvero preoccupati, carichi di una paura ancestrale, "Non bisogna mai pronunciare questa parola oppure il Suo vero nome, o lui ti vorrà per sé."
In questo libro, un gruppo di persone rimane intrappolato dalla neve in una locanda sull'Appennino Modenese nell'inverno del 1942. Comincia così una terribile danza, fatta di intrighi, segreti inconfessabili e desideri di vendetta, di cui siamo testimoni rileggendo i diari, le lettere ed i rapporti dei protagonisti.
Ma qualcosa di ben più oscuro trama tra le ombre...
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❝𝑆𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑒 𝘩𝑜 𝑏𝑢𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑎 𝑙'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒,❞
In queste pagine potrete trovare di pensieri lirici di Anita.
Non avranno un vero e proprio inizio, come (probabilmente) nemmeno una vera e propria fine.
Questo non lo sa nemmeno l'interprete che si è ritrovata all'improvviso a doverli buttare giù.
Non si trova nello spazio come non ne è nemmeno definito il tempo.
Forse assomigliano al sangue che fluisce da un cuore che era rimasto aperto o alle lacrime che scorrono lente da occhi chiusi.
❝𝘩𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖❞
Il ℛ𝑒𝑔𝓃𝑜 𝒜𝓃𝒾𝓂𝒶𝓁𝑒 sottolinea la natura istintiva e primordiale dell'amore.
Ma anche l'arena nella quale ci si ritrova ad affrontare l'imprevedibilità dei rapporti umani, nelle miliardi di probabilità con le quali l'universo sembra giocare a dadi.
Infine, è una canzone scritta da Dimartino e Colapesce e interpretata da Levante.
❝𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑓𝑖𝑙𝑚 𝑐'𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑣𝑎𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎, 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑚𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎.❞
🎧: https://open.spotify.com/playlist/2kdFdfdEU2JCO2vczZ23vi