La vita di Holly è caduta in pezzi, frantumandosi di colpo.
L'incidente l'ha sconvolta completamente, facendola chiudere in sé stessa e non sapendo come uscire dal vortice nero senza fine nel quale si ritrova.
Nonostante la vicinanza e l'affetto dei ragazzi, ora più uniti che mai, la mancanza di Dylan si fa sentire ogni secondo.
E poi ecco che arriva l'uragano.
Distrugge ogni cosa, ogni certezza e ogni vuoto; la monotonia delle giornate viene spezzata, e così anche la sicurezza fornita dalla protezione dei ragazzi.
Una tragedia dopo l'altra, pericoli in ogni angolo e, soprattutto, scenari macabri che non possono essere semplici incidenti.
Non è, infatti, una coincidenza, quando il pericolo colpisce i ragazzi nuovamente, come se stesse davvero passando un tornado sulle loro vite, in grado di ribaltare ogni situazione di stallo ormai creata.
Un tornado di emozioni e pericolose avventure che, ancora una volta, i dieci ragazzi del Bronx dovranno affrontare da soli, sperando di sopravvivere.
Ma, forse, questo feroce uragano non è destinato a portare solo brutte notizie.
Ognuna di esse porta con sé qualcosa di buono, ma Holly, ormai, non riesce più a distinguere la luce dal buio, la realtà dalla fantasia.
Sarà questa, però, la sfida più difficile: sopravvivere all'amore, l'unica cosa davvero in grado di far crollare questa bizzarra famiglia, ma allo stesso tempo l'ingrediente principale che li tiene in piedi.
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𝘚𝘦𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘥𝘪 𝘓𝘪𝘧𝘦𝘭𝘪𝘯𝘦.
𝘚𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰, 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢, 𝘴𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘵𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘳𝘤𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢.
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."