Alcuni demoni iniziano a giocare con gli umani, avendo come scopo possederli e comandarli con un semplice gesto della mano, come dei burattini.
Qualcosa però va storto e al posto di perdere la loro anima, gli esseri umani colpiti iniziano a sviluppare dei poteri.
Mentre tra le varie stirpi di demoni riaffiorano vecchi disaccordi, arroganze, invidie, lo stesso male che scorre nel loro sangue inizia a spargersi tra gli umani: è silenzioso, furtivo, fin quando la sete di vendetta non si propaga tra i sofferenti.
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Alcuni capitoli di questo libro contengono contenuti sensibili, come menzione e uso di droghe, violenza, sangue, gore, autolesionismo.
Ci tengo a precisare che, parlando di questi argomenti in questo libro, non intendo assolutamente normalizzare. glorificare o romanticizzare le azioni dei miei personaggi che hanno a che fare con questi argomenti.
Ne parlo solo per rendere i personaggi più tridimensionali e più umani/realistici, con i loro problemi e le loro dipendenze.
Real Madrid. La mia squadra del cuore.
Ricordo ancora quando mio padre mi portava alle partite del Real, ero solo una bambina. Quando un piccolo passaggio gli faceva spuntare un piccolo sorriso sulle labbra.
Quel sorriso che si é spento troppo in fretta, come un soffio su una candela.
Il tempo passò é la passione per il calcio non smise mai, ogni partita del Real era come vita per me.
Mia madre si riprese subito dalla perdita di papà, trovandosi un compagno qualche mese dopo. Si chiamava Julien e aveva un figlio. Hector Fort. Giocatore del Barca, numero 32.