Sei l'ultima discendente del clan Azaki, un clan che si credeva fosse stato sterminato da Sukuna prima che venisse sconfitto e che si è sempre prodigato nel proteggere l'umanità dalle maledizioni, anche se in modo molto diverso dagli stregoni.
Le primogenite del clan Azaki infatti, nascono con una benedizione e non fanno utilizzo dell'energia malefica: con il loro dono sono in grado di curare ferite (anche gravi), creare scudi, sigillare maledizioni e molto altro, tuttavia però non hanno alcun modo per attaccare ed esorcizzare una maledizione, l'unica cosa che possono fare, è proteggersi da essa.
La tua famiglia, fuggita alla strage fatta da Sukuna innumerevoli anni addietro, ha continuato a sopravvivere in segreto costudendo ben tre delle dita della più forte delle Maledizioni.
Tua madre è andata via da poco, sei sola nel tempio della tua famiglia e la vita scorre come sempre: un potente velo innalzato dai tuoi antenati protegge le dita nascondendole al mondo esterno.
Un giorno però, queste iniziano a diventare sempre più potenti, il velo comincia a cedere, sempre più maledizioni iniziano ad attaccare il tempio attirate dal potere delle dita, così, in preda alla disperazione, sigilli i feticci nel tuo corpo e scappi alla ricerca di aiuto sapendo che quel trucchetto non sarebbe durato a lungo.
Un giorno, un uomo con gli occhi bendati si presenta davanti a te sorridente e qui inizia la tua storia.
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Salve a tutti, è la prima volta che pubblico una storia, questa è divisa in quattro capitoli più un capitolo extra super piccantino...spero vi piaccia!
Smut warning 🙈 Buona lettura!
[COLLEGE ROOMMATES AU] «Sesso. Sesso, Choso... Sesso! Non lo sai cos'è?» Risi.
«S-e-s-s-o!»
Lui roteò nervosamente gli occhi.
«Lo so, cazzo. Lo cos'è il sesso. Smettila di ripetere quella parola.»
«Perché? Ti mette a disagio?» Risi più forte.
«Tanto lo so che ti imbarazza perché non hai mai infilato il tuo timido pisellino da nessuna parte...»
Choso mosse l'alfiere e lo sbatté con fare stizzato sulla scacchiera.
«Di' un'altra cosa del genere e ti lascio a giocare da sola.»
Ma io me ne fregai e continuai a provocarlo. Quindi presi una pedina e gliela tirai giocosamente addosso.
«Tanto tra noi due quello che ha più bisogno di me sei tu, Choso.»
Gli tirai la seconda.
«Sei un caso perso, lo sai pure tu... E se continui così l'unico paio di tette che continuerai a vedere sarà quello sui tuoi idioti giornalini 2D.»
Era così divertente provocarlo, scherzare sulla sua verginità quando avevo già in mente di essere io chi gliela avrebbe portata via.
NOTA: linguaggio volgare, contenuti sessuali espliciti.
NOTA 2: la lettura è RISERVATA ai maggiori di 16 anni - BOLLINO GIALLO.
NOTA 3: questo è un racconto erotico, perciò grossa parte della trama sarà incentrata sui rapporti intimi dei protagonisti. Se sei sensibile a questi temi, non leggere la storia!
TRAMA: due coinquilini universitari, lei il totale opposto di lui.
Lei un'audace estroversa maga del sesso, lui uno scostante introverso che non conosce nemmeno il sapore di un bacio a stampo.
Lei una frana negli scacchi che vuole a tutti i costi vincere il torneo del college, lui lo scacco matto in persona.
Due coinquilini universitari, una possibilità di aiutarsi reciprocamente: per lei sessioni private di scacchi, per lui intense lezioni di "approcci interpersonali" con le ragazze.
Due coinquilini universitari, un patto che si rivela controproducente: affezionarsi al compagno di stanza e poi vederlo portare in camera ogni sera una ragazza diversa non era previsto.