<<Non esiste la perfezione. Ci sono sempre delle difficoltà, devi solo scegliere con chi affrontarle.>>
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James Buchanan Barnes, sergente del 107°, ha da subito un obiettivo: emulare il miglior amico, dimostrare che è all'altezza dell'idea che Steve, Captain America, ha di lui.
Questo Rachel non lo sa. Sa solo che il sergente non la conosceva, ma ha tentato immediatamente di salvarla. Quel tentativo disperato non è riuscito a liberarli, forse li ha condannati prima del previsto a settant'anni di spargimenti di sangue. A lei però non importava, sarebbe sempre stata grata verso la persona che avrebbe sacrificato se stessa per lei.
Ora però Rachel è libera. Non le rimane niente del suo passato, se non i ricordi e una targhetta a cui non rinuncerebbe per nulla al mondo.
Redimersi non è un'opzione, ma un dovere e questo Rachel lo sa bene.
La sorte finalmente sembra sorriderle, portandola in contatto con gli Avengers, ma lei ha un sogno forse irrealizzabile: salvare James dal passato che entrambi hanno vissuto.
Non sarà così semplice, tra segreti e relazioni complicate, inserirsi in un mondo che sembra non appartenerle più.
Fan fiction dedicata a Bucky Barnes <3
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Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.