L'amore, che può esser sia veleno sia antidoto, che in mano a persone sbagliate può far male, può distruggere una persona nel suo essere più profondo, può avvelenare. Clarissa lo sa bene.Secondogenita di una famiglia partenopea,vive la sua vita nella capitale, frequentando il liceo Tacito, e probabilmente così descriverebbe l'amore.Un veleno da cui scappare, fuggire e mettersi al riparo al più presto.
Ma amore è anche antidoto,che cura,ripara, dove un tempo era ferito, dove prima vi era distruzione, aggiusta a piccoli pezzi. A piccoli passi.
Ma come si può riparare qualcosa che non sai come aggiustare?
Come si può tornar a credere a qualcosa in cui non si spera più? Clarissa, a queste domande vane di risposta preferisce fuggire. Corre,corre, ma a un tratto dovrà fermarsi e ricordarsi della felicità.
Derek, occhi color ghiaccio, minore della famiglia Moccia, cognome ben noto a tutti coloro che lo conoscono, dal passato turbolento e dal presente incerto, ora è in cerca di pace, della quiete dopo la tempesta. Impassibile, pericoloso, insensibile, apatico, la cattiva influenza da cui stare alla larga, così viene descritto. Eppure lui crede nell'amore, in quello vero, eppure lui non ne ha mai avuto.
Potrà cambiare le sorti che sono state per decenni quelle del suo cognome?
Alla fine nessuno è legato a un destino che non vuole, la felicità è nelle nostre mani.