Story cover for In silenzio -just another story- by tomm0theteas3
In silenzio -just another story-
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Ongoing, First published Apr 19, 2021
Mature
Ciao a tutti, come state? Partiamo dal presupposto che non so decisamente scrivere, e che questa storia (o per meglio dire raccolta di pensieri) non ha propriamente un filo logico, anzi è abbastanza priva di coerenza, ma sentivo comunque il bisogno di condividerla. 

Sin da quando ero piccolo, ho sempre pensato molto, e ancora oggi che sono un adolescente vivo costantemente nel mio mondo, fatto anche di sofferenza e cruda realtà.
Un controsenso, non credete? Un mondo immaginario, fatto di cruda realtà.
Eppure è così, perché ciò che c'è scritto qui è la mia visione del mondo reale, ciò che penso e che vivo ogni giorno.

Cos'altro aggiungere, finalmente ho trovato il coraggio di mostrare al mondo quel lato di me che è sempre rimasto nascosto, di scrivere ciò che è sempre rimasto solo nella mia mente e spero solamente che a voi nel leggerlo trasmetta le stesse emozioni che ho provato io nel crearlo.

Fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura! :)
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DUE AMICHE, UN SOLO DESTINO: L'AMORE

4 parts Complete

Uno dei pochi ricordi che ho delle scuole elementari, è il mio nono compleanno. Era forse la terza o la quarta ora, e mancava l'insegnante. Nel pomeriggio mia madre mi avrebbe organizzato una festa a sorpresa, ma io non avrei dovuto sapere nulla. Stavamo ridendo e scherzando in gruppo quando, non so perchè, feci arrabbiare una mia amica e per dispetto mi disse >. Allibita, le chiesi quale festa e lei ancora più infuriata replicò >. Mi girai, seduta al mio banco e non dissi più nulla pensando alle sue parole. Io ho sempre odiato le sorprese. Ricordo che quel giorno faceva caldo e in aula c'erano le veneziane abbassate. Non filtrava molta luce e tra il buio, i miei pensieri e il caldo, all'improvviso svenni. Mi svegliai in un aula affianco alla mia, con l'insegnante di sostegno, la mia amichetta con cui avevo discusso e mia madre. Non seppi mai spiegare perchè successe ma tutt'ora, quando accumulo troppe tensioni mi capita di svenire. Al pomeriggio, la festa, la facemmo lo stesso e mi ricordo che è stata una delle più belle giornate della mia vita. Abbiamo mangiato, giocato, riso, parlato e alla fine, stremate, tutte le mie amiche se ne andarono a casa. Felice, ma stanca, ringraziai mia madre e andai a letto. Quelle amiche, una volta cresciute, non le vidi più tranne una: la mia amichetta con cui ebbi la discussione.